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Come scegliere il jeans giusto: modelli differenti e storia del capo d'abbigliamento più "democratico"

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Quello che più o meno tutti sanno è che il jeans nasce come indumento da lavoro, utilizzato in passato nelle miniere d'oltreoceano. Quello che invece in pochi conoscono è che ha origini italianissime.

Il jeans nasce dall'antenato fustagno, di produzione italiana; nel lontano Cinquecento però la produzione  entrò in crisi, con il risultato che merci e industria vennero spostate in quel di Londra. Il tutto partiva dall'illustre porto di Genova, e da qui il nome: Genès, jeans.

Il jeans era destinato a grandi cose, e come tale non trovò immediata gloria (almeno non nella moda), poiché proprio per le sue caratteristiche di rigidità venne utilizzato per coprire mezzi pesanti piuttosto che persone.

Solo nel 1873 fu valorizzato dal commerciante di tessuti Levi Strauss, che trasformò il denim in soprapantaloni da lavoro. Le locandine storiche e le foto in black&white ci restituiscono l'immagine di operai, minatori e cowboy tra i primi ad indossare jeans sgualciti e vissuti (per davvero) dal duro lavoro.


Dobbiamo attendere gli anni Cinquanta per vedere il jeans sotto una  luce nuova, quello di indumento cool, rivoluzionario con l'ambizione di diventare da grande uno dei capi d'abbigliamento più democratici, se non il più. Indossato da belli e dannati come James Dean, Marlon Brando, Marilyn Monroe diviene presto oggetto del desiderio di tanti.

Paradossalmente in Italia era difficile trovare questo nuovo capo d'abbigliamento, inizialmente ritenuto un capo poco consono da indossare in ambienti formali.

Si deve ad Elio Fiorucci (1971) la nascita dei primi jeans Made in Italy; e da lì il suo successo è sotto gli occhi di tutti. Stilista dopo stilista, collezione dopo collezione.
Oggi, ne possediamo almeno uno in armadio; lo tiriamo fuori quasi in automatico, quando non vogliamo pensare troppo "a cosa indossare".

Veniamo adesso al lato più pratico.


Come scegliere il jeans più adatto? 

Sì, proprio quello che ci fa dannare per ore in un camerino impietoso, pronto a ridurre drasticamente l'autostima di chiunque. I camerini però è risaputo, non sono affatto luoghi felici; luci dai toni del giallo, mucchi di polvere ad ogni angolo, ammassi di roba altrui abbandonata lì... Anche Kate Moss avrebbe qualche problemino di autostima all'interno di un camerino di un ordinario centro commerciale.

La scelta del jeans non è cosa scontata, ecco quindi i diversi modelli per scegliere quello più giusto, adatto alle diverse fisicità.

Jeans Modello Skinny: belli sì ma non per tutte!


La moda (e alle volte il fotoritocco) ci propongono spesso modelle sempre più stampelle, sulle quali, diciamolo non è poi così complicato far entrare un jeans skinny. Bellissimo sì, sottovuoto pure. Un jeans che diventa assolutamente sbagliato semplicemente con qualche chiletto in più. 

Toglietevi subito di dosso quelle facce sconfitte, perché ci sono molti altri modelli...


Jeans e il punto vita

Nella scelta del jeans più giusto, focalizzate l'attenzione sul punto vita.
Se è da vespa, vietato non metterlo in luce con un jeans dalla vita alta. Fa subito vintage e basta poco per valorizzarlo: una camicia, una maglietta o un maglioncino. Perfetto su fantasie a righe, pois e accessori dal richiamo retrò. 

Se invece la vita non è proprio il vostro punto di forza scegliete un'altezza media, che possa equilibrare la larghezza dei fianchi con quella delle spalle.


Jeans baggy o boyfriend: per la serie, questo te lo rubo!



Per chi ha qualche rotondino in più non sottovalutate il modello boyfriend, chiamato così perché sembra rubato dall'armadio del proprio compagno, volutamente morbido, da indossare con i risvolti alla caviglia.
Glamour di sera se indossato su delle semplici decolletes oppure su delle comode scarpe rasoterra.

Jeans Bell Bottom o modello zampa d'elefante



Il caro modello a zampa di elefante, viene e va ma ritorna puntuale! E' perfetto per le donne curvy, grazie alla svasatura a fine gamba. Di contro non slancia di certo, anzi al contrario; quindi se non siete altissime optate per jeans wide leg, ovvero jeans a palazzo.

Jeans 7/8


Dagli anni Ottanta arriva il jeans 7/8 che lascia le caviglie scoperte, assolutamente delizioso. Non altrettanto si può dire per il modello a pinocchietto, che lascia tutto o parte del polpaccio scoperto. Se le vostre gambe non sono proprio da fenicottero, meglio non accentuare certi punti.


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