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DaWanda.com: quando inatteso, creatività e handmade si incontrano

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L'estate dopo un lungo inverno è come una promessa. Un desiderio, anzi molteplici desideri avanzano: la voglia di spensieratezza, di sentirsi più liberi dalle lancette, dal lavoro, dalle incombenze, dalle solite cose, e poi le vacanze da programmare o semplici gite fuori porta, con il sole sulla pelle. Gli abiti leggeri ci ricordano che non abbiamo bisogno di molti strati, un tacito invito a puntare sull'essenziale.

Essenziale come la collana che ho scelto, un po' come compagna per quest'estate. Somiglia quasi ad un amuleto, dato il suo tocco emozionale, etereo, quasi impercettibile. All'interno della piccola ampolla vi sono alcuni "petali" di Tarassaco, che in greco significa "guaritore".

Una poesia in una collana, incrociata sul sito DaWanda.com. Una piattaforma dedicata allo shopping online, nata a Berlino e dallo scorso anno presente anche in Italia. Un angolo nel web interamente dedicato ai creativi, a chi cerca l’innovazione nel design e, non da ultimo, il fatto a mano. Unico, per forza.


Su DaWanda è particolarmente interessante la selezione di oggetti dedicati alla casa, all'abbigliamento, agli accessori. Io mi sono persa tra i moltissimi bijoux, come gliorecchini. Alla fine però ha vinto lei: questa collana dal tocco perdutamente romantico.





Spaghetti con tonno, pomodorini, menta e peperoncino

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Secondo una nota pubblicità sarebbe la pasta a chiedere questo condimento: tonno, pomodorini e foglie profumate di menta. Okay, la pubblicità parla di un condimento già pronto, nulla a che vedere con questa ricetta, altrettanto veloce ma molto più buona e genuina. Secondo un'altra pubblicità basterebbe solo una buona pasta e una scatoletta di tonno, e anche qui nutro seri dubbi.

Resta il fatto che per preparare una buona pasta al tonno la lista degli ingredienti è davvero cortissima, e delle volte è una ricetta perfetta se si ha poco tempo e il frigo pressoché deserto. Per questo primo basteranno dei pomodorini, delle olive verdi, qualche foglia di menta, del tonno all'olio d'oliva e del peperoncino rosso.
Ecco come prepararla in dieci minuti, non uno di più!

Ingredienti per due persone:

  • 180 gr di spaghetti (o pasta corta);
  • 5/6 pomodori piccadilly o ciliegino;
  • 6 olive verdi;
  • 1/2 cipolla;
  • 160 gr di filetto di tonno in scatola;
  • peperoncino rosso a piacere;

Preparazione:
In una pentola mettete a bollire l'acqua e gettate la pasta che più preferite.
Nel frattempo che la pasta cuoce, in un wok mettete un filo d'olio evo e mezza cipolla tagliata finemente. Fate rosolare per un minuto, dopo aggiungete i pomodori a pezzettoni. Fate cuocere per 5 minuti.

Dopo aggiungete le olive verdi, private del nocciolo; il tonno, quest'ultimo privato dell'olio. Fate cuocere a fiamma bassa per altri 5 minuti.

Scolate la pasta con un mestolo e versatela nel wok. Amalgamate la pasta al condimento a fiamma bassa. Se necessario aggiungete dell'acqua di cottura della pasta per rendere il piatto più cremoso.
Arricchite la pasta al tonno con generose foglie di menta e del peperoncino rosso!

La cena o il pranzo è pronto! Fate attenzione a Kevin Costner, potreste ritrovarvelo a tavola...
Bon appetit!


Book - pills | Tre cavalli, Erri De Luca

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"Le facce sono scritte. Anche le mani, dico, e le nuvole, il manto delle tigri, la buccia dei fagioli e il salto dei tonni a pelo d’acqua è scrittura. Impariamo alfabeti e non sappiamo leggere gli alberi. Le querce sono romanzi, i pini sono grammatiche, le viti sono salmi, i rampicanti proverbi, gli abeti sono arringhe difensive, i cipressi accuse, il rosmarino è una canzone, l’alloro è una profezia."
- Erri De Luca, Tre cavalli

Dei compleanni a Santorini

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...e niente capita di festeggiare il compleanno a Santorini. Capita di scriverlo da iPad sul blog, che da due anni a questa parte è un contenitore di voli pindarici, di cose a cui io stessa mi ispiro nella vita di tutti giorni. Capita (per fortuna solo ogni tanto) di parlare di sé stessi. Il 23 Giugno solitamente butta così, da queste parti.

Io soffio eh? A voi spetterebbe intonare la canzoncina... ♫ ♬ ♪ ♩


PS. 31... per i curiosoni!!!

Santorini: Thira, Imerovigli, Oia, la bellezza va chiamata per nome e veste di bianco

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Oia: lì il tramonto è un evento.
Tra mare e cielo, quelle casette sembrano sorridere e lasciarsi baciare dalla luce rosa di fine giornata.


Il bianco latte riveste ogni cosa a Santorini. Gli antichi dei greci sembrano aver riversato tutto il bianco che si può immaginare tra quelle casette dagli angoli smussati, tra quelle vie come rigoli, così piccole che nascondono un'emozione ad ogni angolo, ad ogni ora del giorno e della notte.

Il bianco viene accompagnato da tocchi di blu cobalto, solo per accendere i particolari. I ciuffi di vegetazione mediterranea vengono accarezzati dal vento; anche stavolta i colori sono protagonisti: dalle tinte accese del fucsia delle Bouganville, al verde delle piante grasse, ai colori brulli della vegetazione stepposa, tra le alture che sembrano sfidare il blu profondo del mare.

Imerovigli con il suo bianco avvolgente,
questa è Santorini.

Santorini ti resta dentro per i colori e per l'idea di bellezza, impronta di un'antica civiltà, la culla del mondo. Nessun viaggio mi è rimasto così impresso per le sue tonalità quanto questo. Una ricerca del design da essere fonte d'ispirazione. Dall'architettura, ai gioielli in vetrina (che finiscono fino in Vaticano) vero tripudio per gli occhi.

I colori accesi della tavola, le melodie greche, dolci e raffinate. Un posto da scoprire senza fretta, lentamente, ecco perché consiglio di restare almeno una settimana piena. E' un'isola che va "sorseggiata" per essere assaporata.


Particolari lungo la via di Oia


Santorini sembra una briciola nella cartina geografica, lei insieme alle altre isole Cicladi. Briciole cadute dal cielo. Dicono che siano l'ombelico del mondo, e si finisce per crederci che quello sia proprio il centro di tutto.

Da quei paesaggi pieni di vie e casette si scorgono persone indaffarate in qualcosa: un turista che legge il giornale e la figlia accanto che scrive chissà cosa; un uomo porta un vassoio chissà per chi; degli sposi (tanti) scattano delle foto con il fotografo e gli amici a seguito; di tanto in tano passano anche dei simpaticissimi asini (simbolo della Grecia). Sembra di stare dinnanzi un grande flipper, specie di sera quando tutto si illumina e da ogni posizione riesci a scorgere un po' di vite che vanno e vengono tra quei gradini, inghiottiti dopo pochi passi da un angolo.

Le lancette finiscono per sintonizzarsi con quello che è UN giorno, fatto di momenti di raccoglimento con se stessi. La natura dinnanzi, bella e spettinata, la raffinatezza e lo stile minimal dell'architettura, e tu: al centro di tutto, quando in realtà sei uno spettatore qualunque.
Lì, la frenesia di tutti i giorni sembra un inutile affanno.

Oia al tramonto
A Oia il tramonto si aspetta tutti insieme, armatissimi di macchine fotografiche.

Un vero rito è il tramonto, a Oia lo si aspetta su una delle tante posizioni privilegiate. Tra cielo e mare che sembrano diventare la stessa cosa, divisi da una palla infuocata che accarezza di color rosa/ambra le case bianche e i mulini. Si fissa il sole fino a diventare una "pietra" brillante incastonata tra le alture nere. E' questione di attimi, poi tutto si spegne. Un giorno va via, e tu lì l'hai vissuto intensamente.
Santorini riporta ad una dimensione più umana, dove l'orologio non è più quello al polso ma la luce del sole, che segui in ogni combinazione di colore.


Ogni cosa a Santorini obbedisce a due colori: il bianco e il blu

Imerovigliè stata la mia base.  Un posto che mi fa pensare alla parola meraviglia, non solo per l'assonanza ma perché lo è. Il silenzio regna, sembra di essere i soli al mondo a seguire le linee di  quelle casette che sorridono al sole. Lì non ci sono alberghi qualsiasi, fatti di stanze uguali e lunghi corridoi anonimi, ma si risiede in piccole case indipendenti con un terrazzo vista mozzafiato.

Santorini con le sue vedute mozzafiato

Di mattina, dopo una colazione lenta, servita sul proprio terrazzo (roba da rientrare con il magone per un mese di fila!) ci si sposta in spiagge attrezzate, per nulla affollate, discrete e davvero rilassanti.
Nel tardo pomeriggio si va nella capitale, Thira oppure a Oia. L'appuntamento con il tramonto più bello al mondo chiama. La prima è decisamente più affollata, più turistica ma bellissima; la seconda è semplicemente un disegno realizzato da un dio greco, definirla è già un diminutivo della sua eleganza. Colpisce la raffinatezza di Oia, dalla via principale interamente in marmo, alle vetrine piene di gioielli, alla vista tra bianco e blu, i mulini. Insomma dovrei fare un elenco di ogni componente, dato che niente di niente è fuori posto.


Consiglio pratico per chi si è lasciato rapire:
Imperativo categorico è noleggiare un mezzo di trasporto, meglio un auto dal momento che l'isola non è affatto piccola come erroneamente ho letto.

In posti così lasci inevitabilmente un pezzetto di anima. Sarà per la sua bellezza da farti sentire un puntino lontano, lontano, lontano... come intona una canzone. 
In posti così devi ritornarci, è la promessa che ti concedi non appena devi proprio andar via.

Vi lascio ancora qualche fotografia... le altre le troverete nei prossimi book-pills.








Book - pills | "Io uccido", Giorgio Faletti

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"L'uomo è uno e nessuno.
Porta da anni la sua faccia appiccicata alla testa e la sua ombra cucita ai piedi e ancora non è riuscito a capire quale delle due pesa di più. Qualche volta prova l'impulso irrefrenabile di staccarle e appenderle a un chiodo e restare lì, seduto a terra, come un burattino al quale una mano pietosa ha tagliato i fili.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia. Tutto intorno è un continuo inseguirsi di facce e ombre e voci, persone che non si pongono nemmeno la domanda e accettano passivamente una vita senza risposte per la noia o il dolore del viaggio, accontentandosi di spedire qualche stupida cartolina ogni tanto."
- Giorgio Faletti, incipit "Io uccido"

Basilicata: e quello che non ti aspetti!

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Illustrazioni by myself. Blogaporter.it

Sarà l'effetto dell'estate ma la voglia di viaggiare è tantissima, voglia di prendere uno zaino e scarpe rasoterra per scoprire nuovi posti, nuove persone, tornare a casa due giorni solo per disfare la valigia e ripensarla per una nuova destinazione.

Questo è un post a sorpresa (o quasi) per Manuela Vitulli, una blogger che seguo con costanza; spesso silenziosamente, senza lasciare traccia tra i commenti. Tutte le volte però, nel suo pensierinviaggioo.blogspot.itnon posso che venire rapita dai suoi viaggi, dalle sue fotografie, dal suo essere sempre pronta per un posto nuovo, un elemento altamente contagioso! 

Di recente sfogliando il suo blog mi son imbattuta in questo video. Evito di utilizzare aggettivi supermegafantasticispiralidosi e vi lascio alla bellezza delle immagini (che parlano da sé) dedicate alla Basilicata. Tante chiacchiere e non l'avevo ancora scritto!

Complimenti a Manuela presente nel video come travel blogger, ai videomaker per aver colto tutta la bellezza e la potenza di una terra, e tutti gli altri, proprio tutti tutti tra leballe di fieno... (capirete!).
A me è venuta voglia di Basilicata, non so voi...
Tre...due...uno: vai!



Saldi estate 2014: moda e tendenze da non lasciarsi scappare!

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Abito floreale, Patrizia Pepe


Il mese di Luglio inizia con un appuntamento fisso: andare a caccia dell'affare giusto per i consueti saldi d'estate. Come coniugare tendenze e stile personale senza dissanguare il  povero portafogli?
Parola d'ordine: fare mente locale!
Per non lasciarsi prendere dalla frenesia basterà stilare una lista, puntando su quanto ci serve realmente, sulle ultime tendenze viste dietro le vetrine, sfogliando magazine e blog, Encanthè per citarne uno a caso!

Se vi state chiedendo cosa non lasciarsi sfuggire durante questi saldi estivi 2014, eccovi degli appunti sulle ultime novità e tendenze.

Viviamo un'estate caratterizzata da una moda che attinge da moltissimi versanti: dai ritorni dagli anni '80, ai tantissimi motivi su vestiti e accessori, dai sempreverdi motivi floreali, a righe, gli allegri pois, a quelli afro e orientali, infine quelli fruttati. 

Tra le ultime tendenze ci sono tante trasparenze: da quelle romantiche grazie a colori chiari, all'effetto più strong rigorosamente in nero.
E i colori? Vanno praticamente tutti: il bianco predomina in tantissime collezioni. Accanto al bianco c'è molto nero, si continua con i colori tenui come l'azzurro, il verde, il rosa, il giallo,  e resistono anche i colori fluo.

Volendo stilare una lista precisa, non fatevi mancare...

Qualcosa di molto molto fruttato: perché la frutta d'estate è buona e bella anche da indossare! Le ananas quest'anno hanno letteralmente invaso gli armadi...

Streetstyle. Borsa ananas, non passa di certo inosservata!



Streetstyle. Frutta, frutta e ancora frutta sui vestiti!
Streetstyle. Vestito con motivo fruttato. Evviva l'ananas! 

 Qualcosa a righe e a pois; un acquisto che sicuramente ritroveremo attuale nelle prossime belle stagioni.

Fornarina

Marella
 Max&Co

 Max&Co


 Una gonna a ruota, per un tocco romantico in qualsiasi momento della giornata.



 Qualcosa di rigorosamente bianco: quando mai è stato un colore obsoleto, specie in estate?

Vestito bianco, Max&Co

Elisabetta Franchi
Elisabetta Franchi
Paola Frani estate 2014

 Argento ai piedi: è una delle tendenze di quest'estate sia su scarpe vertiginose che super flat.


Stradivarius
Saldali cuoio e argento. Prada

 Trasparenze: su abiti, bluse, gonne lunghe.

Elisabetta Franchi
Dolce & Gabbana

✓ Maxi-dress perché al minimo sforzo risolvono mille occasioni!

Ixos



 Qualcosa con le frange su abiti, borse e scarpe.

Borsa Pinko estate 2014
Elisabetta Franchi
Elisabetta Franchi

Lista intelligente a parte: come sempre il miglior acquisto è quello che vi rapirà da dietro una vetrina, ovviamente non preventivato, non strettamente necessario ma così irresistibile...
Beh, non resta che incrociate le dita sul prezzo!





Involtini di melanzane con feta greca e menta

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Pronti per questi deliziosi involtini di melanzane con un pizzico di Grecia dentro? Da quando sono rientrata dal paradiso Santorini, nel mio frigo non mancano due ingredienti: feta greca e yogurt greco, proprio come se non ci fosse un domani! Per la serie: se non posso restare lì per tre mesi di fila, rinnovo i ricordi e l'affetto verso quel posto incantevole attraverso i piaceri del palato... 

Veniamo alla ricetta greca, gustata proprio durante la mia vacanza: trattasi degli involtini di melanzane con salsa di pomodoro, qualche tocco di feta greca e della menta fresca. Tutto qui, pochi ingredienti stuzzicanti per un antipasto che fa rima con estate!

Ingredienti per 2 persone:
  • 1 melanzana 
  • 1/2 lt di salsa di pomodoro
  • 1 spicchio d'aglio
  • 80 gr di feta
  • Foglie di menta a piacere
  • Olio e.v.o

    Preparazione:

    1. Affettate la melanzane, dello spessore di mezzo centimetro, non troppo sottili e nemmeno troppo spesse. Mettetele in acqua fredda salata e lasciate in ammollo per due ore (consiglio: coprite con un piatto per non far risalire le fette). Questo passaggio serve per eliminare l'amaro delle melanzane.
    2. Preparate la salsa: in un pentola aggiungete mezzo spicchio d'aglio e un cucchiaino di olio, fate rosolare per un minuto e dopo aggiungete la salsa. Fate cuocere per 15 minuti circa a fuoco basso.
    3. Trascorso il tempo necessario, pronti per friggere le melanzane? Con santa pazienza scolate bene le melanzane. Immergete ogni fetta in una padella con olio caldissimo. Lasciate dorare ciascuna fetta. Adagiate le melanzane in un piatto con della carta assorbente (servirà per eliminare l'olio in eccesso).
    4. Bene: siamo pronti per realizzare gli involtini! Su ciascuna fetta di melanzana stendere un cucchiaio di salsa, senza esagerare. Aggiungete tocchetti di feta greca e qualche foglia di menta. Chiudete la fetta di melanzana avvolgendola su sé stessa. Ripetete l'operazione per tutte le fette. 
    5. Posizionate gli involtini in un piatto o su un vassoio, uno accanto all'altro, aggiungete  sopra ancora qualche cucchiaio di salsa, petali di feta greca e foglie di menta. 
    Involtini da consumare freddi o tiepidi.
    Bon appetit!

    Come vestirsi ad un matrimonio: il dress code per invitate che non sbagliano un colpo!

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    "Cosa mi metto?" E' questa la prima domanda che lampeggia nella testolina di ogni donna non appena riceve un invito ad un matrimonio.
    In realtà accade sempre, ma in occasione di un matrimonio la scelta sulla mise giusta si fa più ardua. La buccia di banana è in agguato, per di più con l'aggravante di essere immortalate nell'album di famiglia, e per sempre! Vietato sbagliare look: sembra il minimo da fare!

    Punto uno. Bisognerebbe iniziare da un' abitudine sacrosanta: star bene con sé stesse. Il ché non significa indossare un paio di jeans, ma puntare sulla semplicità piuttosto che indossare come un diktat senza appello abiti eccessivi e tacchi vertiginosi.

    Punto due. Leggere attentamente le istruzioni, alias l'invito ricevuto. Sì, è proprio nella busta bianca che profuma di fiori d'arancio che troveremo la risposta alla domanda:"Cosa mi metto?".
    Il matrimonio sarà di giorno o di sera? In quale location? 

    Prima di andare a fare shopping o in missione esplorativa dentro il proprio armadio, vediamo quali errori evitare.


    Dal film "Matrimonio con sorpresa"
    • Cosa non indossare ad un matrimonio per evitare l'annosa buccia di banana:

    No, no e poi no al bianco. E' il colore della sposa, indossare un total white sarebbe un maldestro tentativo di rubarle la scena. 

    No anche al nero; non si addice al colore della festa, fatta eccezione per i matrimoni celebrati di sera, dove il party in location decisamente glamour caratterizzerà le nozze.

    Bocciati gli abiti troppo audaci; dimenticate in armadio minigonne e trasparenze eccessive.

    No ad abiti con fantasieanimalier da principesse della jungla.

    No al color rosso (troppo vistoso) e al viola. 

    No anche agli accessori troppo casual come scarpe e borse in cuoio, pelle, pvc.

    Non è il caso di indossare tutta la gioielleria di cui si dispone, ai matrimoni capita di imbattersi in "alberi di Natale" fuori stagione!

    Tolti di mezzo gli errori più comuni, veniamo alle idee su come vestire ad un matrimonio.

    • Matrimonio di giorno:
    Via libera ad abiti a ginocchio o poco sopra. I tessuti dovranno essere raffinati, come seta, organza, chiffon, pizzo. Niente paillettes, adatte solo dal tramontar del sole.

    I colori? Meglio scegliere colori tenui, pastello e cipriati. Se l'evento si terrà in estate sì a colori accesi, come il giallo, il verde smeraldo, il colore albicocca, blu cobalto.

    L'acconciatura e il trucco dovranno essere quanto più naturali possibile per un effetto sofisticato privo di eccessi; sì al make up mat e anche ai rossetti lipstick senza glitter.

    Niente tacco dodici e zeppe, andrà benissimo un tacco medio-alto. Sì anche a ballerine-gioiello impreziosite da strass, pietre, etc. Quanto ad agilità sarete in pole position nell'aggiudicarvi il bouquet della sposa!


    • Matrimonio di sera:
    Sfatiamo subito una falsariga: l'abito non dovrà essere necessariamente lungo. Molto dipende dal ricevimento: se si terrà in una cornice importante è da prediligere un abito lungo, viceversa se l'ambiente è più easy andranno benissimo gli abiti corti.
    Sì a tutti i colori, anche il nero. Resta out il rosso.

    E il viola? Una nota credenza non lo pone tra i colori più acclamati per le grandi occasioni. Credenza o meno, indossarlo resta un errore nella comunicazione. Quello che indossiamo racconta di noi; pertanto scegliere un colore legato ad una credenza negativa può suonare come una dimostrazione/sfida, o comunque denota un atteggiamento non proprio gioiso verso il grande giorno degli sposi.

    Il trucco per un matrimonio sul calar della sera può sicuramente osare di più. Sì a rossetti dalle tinte forti, glitter, smooky eyes, quest'ultimi magari dalle tonalità non troppo dark

    Sì ad acconciature importanti, magari con un tocco romantico. Uno chignon morbido potrebbe essere la scelta migliore per un look sofisticato.

    Gli accessori?Scarpe e borse possono anche non essere abbinate tra loro. Cercate però di non esagerare con i contrasti di più colori tra accessori e abito.

    Le pochette sono da preferire di giorno e di sera. Da quelle più grandi, formato busta per il giorno a quelle gioiello e mini (da metterci solo il rossetto, per intenderci!) per la sera.
    Vietate sempre e comunque le borse capienti.

    Infine i gioielli: possono essere discreti o dal design più eccentrico, tutto dipende dall'abito.
    Un abito dalle linee romantiche richiama uno stile decisamente bon ton e vintage. Un look più moderno, dai tagli retti e decisi si sposa meglio con gioielli di carattere. Ovviamente niente borchie, croci heavy metal, frasi come peace&love; sì invece a fiori, figure geometriche, pietre.

    Infine, regola d'oro (sempre valida!): "Prima di uscire togli qualcosa!". La lezione di Coco Chanel non fa eccezione in occasione di un matrimonio!

    E' tutto: salve dalla buccia di banana (o almeno si spera!), pronte per il cheeeeeseee dinnanzi al fotografo?

    Vi lascio ai suggerimenti in fatto di abiti, accessori e gioielli... 



    Una cascata di petali e fiori. Il look romantico per un matrimonio.
    Elie Saab
    Giallo per un matrimonio d'estate. By Aigner
    Azzurro come una sirena. Versace
    Sofisticata e perfetta la proposta Pronovias per un matrimonio
    Blu, un classico ben interpretato da Pronovias
    Un abito ricco ma senza eccessi. Pronovias

    Un abito semplicemente da favola.
    Giambattista Valli
    Elie Saab
    Ok, avevo detto niente rosso, ma qui siamo in zona Cesarini con questo arancione e fiori blu di Alberta Ferretti.
    Troppo bello per non metterlo!
    Abito giallo. Pronovias
    Ancora... Alberta Ferretti
    Pronovias
    Alberta Ferretti
    Gucci
    Come una sirena, perfetto per un matrimonio d'estate in una località marina.
    Renato Balestra

    Avevo detto niente spacchi e abiti audaci, ma Elie Saab non è mai eccessivo in questo!
    Pochette Zagliani come macaron

    Pochette  gioiello. Elie Saab
    Un pizzico di brio è concesso anche ad un matrimonio, no?
    Lulu Guinness

    Il romanticismo sfarzoso di Dolce & Gabbana

    L'originalità delle pochette di Anya Hindmarch

    Corto Moltedo
    Just Cavalli

    Foglie preziose. Jimmy Choo

    Un classico senza tempo. Jimmy Choo
    Miu Miu

    L'originalità di Miu Miu


    Un classico in chiave contemporanea.
    Tataborello

    Tataborello

    Con la giusta necklace anche un tubino colorato potrebbe essere la scelta giusta per un matrimonio di giorno.
    Tataborello
    Cher Dior Collection

    Tiffany&Co


    Cosa significa selfie? Una moda d'altri tempi...

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    Cosa significa selfie? Una parola sempre più spesso utilizzata, diventata secondo l'Oxford Dictionary la più pronunciata nel 2013. A dare una sbirciatina ai social network, invasi da centinaia e centinaia di selfie, non sembra poi così tanto strano.

    Letteralmente selfie significa: fotografia scattata a sé stessi. Sembra l'ultima novità dal punto di vista sociologico e culturale, ed invece mica tanto. I selfie, in fondo, hanno una storia lunga alle spalle che inizia dai pittori, poi dai grandi fotografi, artisti che erano soliti raffigurarsi.
    Va rintracciato anche lì un filino di narcisismo? Probabilmente sì, ma non era solo e soltanto quello.

    Con l'avvento della pellicola celebri fotografi si ritraevano nella loro beltà. Il punto era sempre lo stesso: auto-celebrarsi, con il desiderio costante di esserci, rimanere impressi, raccontarsi, catturare quella parte sconosciuta anche a sé stessi per esplorarla su un supporto.

    Selfie Oriana Fallaci


    La differenza tra i selfie di ieri e di oggi sta principalmente nei numeri; avere uno, o pochissimi, autoritratti carica le immagini di più significati possibili, di più emozioni, stati d'animo, mondi da scrutare in silenzio. Punti di vista molteplici che non si esauriscono mai con l'osservazione. E sempre tra i numeri va cercato il grado di coinvolgimento; se prima l'auto-scatto era appannaggio dei soli artisti, adesso è alla portata di tutti, armati di smartphone come se fossero il prolungamento delle mani. 

    Autoritratto Van Gogh

    Autoritratto Edvard Munch

    I selfie di generazione 2.0 sono raccolte di faccini buffi, imbronciati, ammiccanti. Il repertorio è vasto ma sempre lo stesso, finisce e ricomincia. Una “febbre da selfie” che dilaga e banalizza tutto.
    Così tra un mi piace e l'altro, un sorriso provato e riprovato dietro ad uno schermo (...che se potesse parlare), bene dietro a tutto e a tutti c'è l' inseguimento alla foto in posa perfetta, quella che racconta spietatamente chi non siamo e aspiriamo ad essere. Per i difetti? Facile, ci pensano le numerose app ad eliminare rotolini in eccesso, rughe, occhiaie. La perfezioneè servita, o la totale mancanza di bellezza. Questione di punti di vista.
    Tutti belli, felici e sorridenti, nelle stesse identiche pose, più divertenti che realmente divertiti, magari con le labbra a canotto e un bel due vittorioso (chissà per cosa).

    Autoritratto Stanley Kubrick

    Eh sì, non ci sono più i selfie di una volta. Quelli che riposano in pace nelle gallerie d'arte, o in foto in bianco e nero. Pochi ma buoni selfie, tanto unici da essere eclettici, storie da scrutare, dietro ad un sorriso abbozzato, a uno sguardo da decifrare, e a qualche adorabile zampetta di gallina scampata a filtri di ogni sorta.

    Ispirazioni sic et simpliciter #1

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    "Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene,dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere.Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere."
    -R.Doisneau

    Quale BB cream scegliere? Smashbox Camera Ready, perfetta in un solo gesto

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    Un giro veloce in profumeria per capire un po' i segreti e le differenze tra le tante BB cream che promettono miracoli a destra e a manca. Vengo subito indirizzata verso la BB cream di Smashbox camera ready, disponibile anche nella versione CC cream; differente dalla prima perché oltre ad uniformare l'incarnato della pelle si prende cura di eventuali discromie.

    Convinta dalle lodi verso la BB cream Smashbox camera ready decido di provarla: in effetti già al tatto ha una stendibilità piacevole, grazie al suo effetto seta, non eccessivamente fluida e nemmeno troppo polverosa. La protezione solare è altissima (35 SPF), in estate è davvero quello che ci vuole! Le tonalità sono dieci, contrariamente alle altre colleghe che solitamente prevedono solo 2 o 4 tonalità. In un solo gesto la BB cream Smashbox camera ready è una crema idratante, una protezione contro i raggi ultravioletti e assolve egregiamente alla funzione di un buon fondotinta.

    Il primo giorno di utilizzo è già una conferma. Con 30°C la tenuta è stata perfetta. Non unge, non appesantisce i segni del viso, non si dissolve ma resiste per molte ore. L'incarnato appare uniforme, naturale, con un piacevole effetto salutare.
    Un prodotto completo da tenere dentro il proprio beauty case.

    Consigli sull'applicazione: da stendere sul viso con le mani o con l'aiuto di un pennello da fondotinta; per fissarla al meglio completare il "make up"con un un velo di cipria o di terra per esaltare l'abbronzatura. 

    Il suo costo? 34 euro circa.
    Vi lascio al video di Smashbox. 

    Insalata Santorini: si fa presto a dire "insalata"

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    La parte migliore di un viaggio è che esso non finisce con la vacanza in sé; quel senso di arricchimento personale lo porti a casa, nei tuoi giorni. Una ricchezza nuova che passa dai sapori, dalla cucina, dalle abitudini, anche dal tuo frigorifero!

    Come già vi accennavo, dal mio rientro in Grecia in frigo non può mancare della feta. Formaggio tipico presente in moltissime ricette dell'isola, come negli involtini di melanzane(di cui ho già scritto la ricetta) e nelle coloratissime insalate.

    L'insalata Santorini che vi propongo è più ricca di ingredienti rispetto alla classica insalata greca, inoltre ho voluto dare una personale interpretazione passando anche per la Sardegna. Come? Accostando a questo piatto tutta la leggerezza e croccantezza del pane carasau.
    Un'insalata dai sapori mediterranei da accompagnare ad un vitaminico (e italianissimo) spritz.


    Ingredienti per due persone:
    • 500gr insalata verde (io ho scelto i cuori di lattuga)
    • 2 pomodori da insalata 
    • 1/2 cetriolo
    • 4 Pomodori secchi
    • Una decina di olive nere
    • Cipolla di Tropea (a vostro piacimento)
    • 6 Capperi
    • 200 gr di feta greca
    • Olio evo
    • Sale q.b.
    • Pane caserau

    Preparazione:
    Lavate l'insalata, il cetriolo e il pomodoro; tagliate il pomodoro e il cetriolo a fette non troppo sottili. In un'insalatiera mettete il tutto, aggiungendo la cipolla (sottilissima), i capperi, le olive, i pomodori secchi, la feta tagliata a quadrotti. Condite con olio, aceto di mele e pochissimo sale (considerando i tanti ingredienti già ricchi di sale). Servite con del pane carasau.
    Et voilà, ecco pronto un pranzo o una cena che fa rima con estate. Va bene, fa rima anche con pigrizia, ma se questi sono i risultati! Come dire, minimo sforzo, massima resa.



    Book-pills | "Nero su bianco", Leonardo Sciascia

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    "Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Soltanto l'intelligenza, l'intelligenza che è anche «leggerezza», che sa essere «leggera», può sperare di risalire alla superficialità, alla banalità."
    - Leonardo Sciascia, "Nero su bianco"


    "Noi siamo infinito": il libro da mettere in valigia

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     "Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare.". 


    E'questa una delle frasi che ricorre incalzante in"Noi siamo infinito", il film di Stephen Chbosky. L'opera è l'adattamento cinematografico del libro"Ragazzo da parete"scritto dallo stesso regista, e quindi anche scrittore.
    Perciò se vi apprestate a mettere le ultime cose in valigia, vi consiglio un salto il libreria prima della partenza.

    Noi siamo infinito affronta l'adolescenza, ma non quel tipo di adolescenza da caramella sciroppata dai colori pastello, non quella che fa rima con sole-cuore-amore, ma una realtà decisamente più complessa da decifrare, dove ciascuno di noi (con buona memoria) è passato. Ergo, non vi annoierete, anche se siete già adulti con le spalle larghe!

    L'opera sorprende per la lucidità con la quale racconta quegli anni, dove appunto il senso di "infinito"caratterizza i giorni, le ore, i minuti. Dilaniati e in bilico tra il senso di onnipotenza quando si è al posto giusto, con gli amici giusti, accettati senza riserve; dall'altra parte c'è la vulnerabilità, il sentimento della solitudine, il sentirsi un giocattolo rotto, senza sapere bene il perché.



    "Ora lo vedo. Il momento in cui sai di non essere una storia triste. Sei vivo, e ti alzi in piedi e vedi le luci sui palazzi e tutto quello che ti fa restare a bocca aperta, e senti quella canzone su quella strada con le persone a cui vuoi più bene al mondo. E in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito.”

    Infiniti appaiono i problemi, i dubbi, i turbamenti. Trovare se stessi, tra i vari possibili "te stesso"; innamorarsi, fare i conti con questo sentimento così nuovo e sconosciuto. Sembrano queste le continue emergenze del corpo e della mente, incendi continui.


    “Hai dei bellissimi occhi marroni lo sai?
    Di quella bellezza che va trattata come una questione importante, non so se mi spiego.” 
    “Due splendidi occhi verdi. Quel genere di verde che non fa parlare di sé.”
    “E mi ha baciato. E’ stato quel genere di bacio di cui non puoi parlare a voce alta con i tuoi amici. Quel genere di bacio che mi ha fatto capire che non ero mai stato così felice, prima.”

    In quegli anni i giorni durano settimane e le settimane mesi. Tutto sembra insopportabilmente e piacevolmente senza fine, in un'altalena precaria, come imprigionati in una bolla di sapone: fragile sì, e inspiegabilmente invalicabile. Uno stato febbrile.



    “Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com’è averne sedici; so che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo, io sono qui, e sto guardando lei… ed è bellissima."
    Le citazioni che ho scelto di riportare sono così intense che non occorrono molte altre parole per convincere che questa sarà davvero un buona lettura sotto l'ombrellone. Del resto, l'estate è il periodo perfetto per rispolverare le sensazioni di quando si aveva solo sedici anni, e a diciassette sembrava già tutto lontano anni luce.



    Il protagonista del film (e del libro) è Charlie (Logan Lerman), un ragazzo molto sensibile quanto intelligente, che affronta la vita semplicemente restando all'angolo, invisibile. Invisibile a scuola, alla mensa, tra i banchi, ai compagni, ai professori, eccetto uno: il professore di inglese, che intuisce le grandi potenzialità di Charlie e lo avvicina alla letteratura, ben oltre un banale programma scolastico.
    L'invisibilità di cui è caratterizzata la vita di Charlie si dissolve con l'incontro di due ragazzi, studenti dell'ultimo anno di liceo: Sam (Emma Watson) e il suo fratellastro Patrick (Ezra Miller)...


    Sic et simpliciter #2

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    "A me nella vita è riuscito tutto facile. Le difficoltà me le sono scrollate di dosso, come acqua sulle ali di un'anatra."
    - Rita Levi Montalcini

    P.S. mi sembra un bel modo per augurarvi Buon Ferragosto! Rinfrescante e leggero, leggero, leggero.

    "Cinquanta sfumature di grigio": ma anche no!

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    Cinquanta sfumature di grigio, il primo dei tre capitoli scritti da E. L. James, non era in vetta nella classifica personale tra i libri da leggere. Visto il successo, il continuo parlare di questo best seller, i frequenti richiami al titolo, mi son decisa: sotto l'ombrellone poteva essere una lettura diversa, diciamo così.

    Il verbo è al passato perché non ho trovato il quid di tanto successo. Un libro che potrebbe star bene nella catena Harmony; forse -non ne sono convinta- scritto un tantino meglio. Senza giri di parole.

    Inconsistente:è l'aggettivo che echeggiava pagina dopo pagina. Eccessivo il successo, eccessive le polemiche femministe che vedono in Cinquanta sfumature di grigio l'ennesimo tentativo di dipingere la donna come un oggetto. Perché scomodare tutto questo per così poco?

    Non sono una critica letteraria (non aspiro a diventarlo, tranquilli!), ma da lettrice due cosine devo proprio annotarle e togliere qualche sassolino, giacché siamo qui...

    In fatto di uomini siamo poi così prevedibili e sempre uguali? Insomma le fantasie delle donne passano sempre per la stessa lista di ingredienti: un lui belloccio, miliardario, pronto a regalarci tutto il meglio che si trova sul mercato del consumo? Il non plus ultra sono gli spostamenti in elicottero personale? Lo vogliamo autoritario e potente ma con un passato triste - in modo da appannarci il ruolo di crocerossine e psicologhe improvvisate - e che, in fondo in fondo, sia più tenero del coniglietto di una marca di cioccolato?


    Il successo di questo libro si spiega, forse, come come quello dei cine-panettone. Non tutti hanno il "vizio" di vedere un buon film. Non tutti hanno il"vizio"di farsi compagnia con un buon libro. Molti si concedono ogni tanto qualche incursione "artistica", giusto perché è Natale e tradizione vuole... ...giusto perché è Agosto e che leggo sotto l'ombrellone? In questi casi la scelta cade su cose di cui si sente parlare, le più rumorose, trainati dal chiacchiericcio e dalla massiccia pubblicità.

    In Cinquanta sfumature di grigio i personaggi non sono credibili, iniziamo da questo presupposto che fa crollare tutto il resto.
    La protagonista Anastasia Steele ha ventun anni, frequenta l'ultimo anno di università ma sembra scappata da un libro di favole. Ingenua, senza nessuna esperienza di vita, figurarsi il sesso. Una ragazza che vive nell'era digitale 2.0, ma che non possiede un computer. Tutto questo non in un paesino sperduto di chissà dove, bensì a Portland!
    Il sopracciglio non può che sollevarsi...

    Christian Grey (il protagonista maschile) manda avanti una baracca a più zeri. Nonostante consigli di amministrazione, contratti, bilanci da approvare, donazioni, fondazioni per cause benefiche, trova il tempo da mattino a sera (e anche notte) per scambiare e-mail con la giovane Anastasia. Un botta e risposta pronto ad invadere intere pagine di una desolante... fuffa. Per di più, Mr Grey è sempre lesto nel precipitarsi (in un nano-secondo), ovunque Anastasia si trovi: chiusa nel bagno di un bar o nella sua cameretta, pronta a versare una lacrima a causa di qualche paturnia di turno.

    Katherine Kavanagh è l'amica di Anastasia, sono compagne di studi e vivono sotto lo stesso tetto. Nel giro di una settimana Katherine fa coppia fissa con Elliot Grey, nientepopodimenoche il fratello di Mr Grey, bello e ricco pure lui ma senza le "cinquanta sfumature di grigio negli occhi". Inutile dire che le due amiche, nel giro di pochi giorni si ritrovano invitate a cena per essere presentate alla futura suocera, nientepopodimenoche. Suocera che ovviamente le accoglie a braccia aperte e con gli occhi a cuore.
    In coro sù: nientepopodimenoche!!!

    Okay, obietterete voi che a conferire il successo al libro è stato l'elemento erotico! La camera delle torture di Mr Grey, i suoi gusti particolari, con tanto di cinghie, frustini e compagnia bella hanno solleticato sui più una certa curiosità, pruriginosa certo. Peccato che nemmeno questa camera hot sembra così convincente. Per tutto il libro gli incontri si consumano tra letti e vasche da bagno profumate. Una sculacciata in 548 noiose pagine. Non ridete! Non volevo la Steele (povera figliola!) appesa come un salame stagionato lasciato lì per essere affumicato; ma da qui a farla così lunga...

    E le mille ripetizioni del libro? Grey e "i suoi occhi con cinquanta sfumature di grigio", dettaglio ripetuto fino alla nausea (che barba che noia, che noia che barba!); così come gli incessanti riferimenti alla "dea interiore" della donzella, più nota come la "Iolanda". La Littizzetto così concluderebbe, senza tante storie, che diamine!

    E del contratto tra Mr Grey e Anastasia Steele? Mai firmato dalla protagonista, eppure richiamato -per intero, sottolineo per  i n t e r o - per pagine, pagine e pagine. 
    Un libro noioso nella scrittura, nello stile, nelle continue ripetizioni. Nei personaggi, mi ripeto anch'io -sarò stata contagiata dalla James?- , non credibili: i tempi non aiutano a conferire veridicità, tutto si svolge in due settimane circa.

    Un libro che non sa mancare se lo si dimentica su una panchina, lasciandolo a qualche altra malcapitata. Il resto della trilogia, Cinquanta sfumature di Rosso e Cinquanta sfumature di nero, possono aspettare (in libreria!).

    PS. visto che sono avanti (siete autorizzati a sollevare il sopracciglio!), è stato già girato il film "Cinquanta sfumature di grigio"e reso pubblico persino il trailer in italiano.
    Lo inserisco di seguito, giusto per farvi un'idea se siete ancora digiune su tutto questo Cinquanta sfumature a destra e a manca!


    Shop online H&M: finalmente è tra noi!

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    H&M debutta da qualche ora con il suo nuovissimo negozio online. Accolto al grido di "finalmenteeee" da tutte le fashion victim e non. La notizia dello shop under construction era già stata annunciata in primavera e da oggi il carrello virtuale del colosso della moda cheap&chic è lì, rombante. I portafogli deglutiscono già. 

    Una grande comodità, in barba a tutte le volte che abbiamo cercato un capo tra montagne di roba, fatto la fila per entrare in camerini in disordine, per tutte le altre che abbiamo aspettato il turno in casse affollate, o siamo andate via a mani vuote, sconsolate perché quel vestito che ci donava tanto non era più disponibile.

    Lo abbiamo atteso e adesso c'è: il nuovo canale per fare shopping da H&M senza schiodarsi dal divano. Basta un pc, una connessione e una carta di credito non in rosso!
    Vi lascio al vostro giretto di shopping  o di semplice perlustrazione... www.hm.com



    Sic et simpliciter #3

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    «È curioso a vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore». 
    Giacomo Leopardi

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